Secondo alcune ricerche, a livello mondiale almeno un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene perso o sprecato: ovvero, almeno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo all’anno. La questione presenta parecchie sfaccettature e implicazioni di vario genere. La prima cosa che viene in mente è l’assurdità di una situazione del genere a livello sociale, solo pensando al numero elevatissimo di persone che non hanno la possibilità di nutrirsi in modo decente o di nutrirsi del tutto. Insomma, mentre milioni di persone muoiono di fame, ce ne sono altre che il cibo lo gettano via e che hanno gravi problemi di obesità e di malattie connesse all’eccesso di alimentazione o a cibi saturi di nutrienti. Questo dato suscita quindi preoccupazioni di carattere sociale legate, fondamentalmente, ad un’idea di ingiustizia. Ci sono poi notevoli preoccupazioni ambientali ed economiche. Produrre cibo implica l’uso di un notevole stock di risorse di vario genere: risorse naturali e ambientali, energia, input di vario genere ecc… con le relative emissioni.
Il management nell’economia circolare nel settore dell’agro-food
di Carmelo Cannarella e Valeria Piccioni
L’economia circolare si fonda su un sistema in cui si tende a chiudere i circuiti dei cicli dei materiali e delle risorse con una riduzione del consumo di risorse ed emissioni nell’ambiente tramite forme di metabolismo produttivo. Ciò significa che i sistemi produttivi possono funzionare come ecosistemi naturali applicando i diversi principi della natura nel controllo e gestione della produzione di rifiuti, nella resilienza, nell’uso di energia rinnovabile, nel pensiero sistemico e nei flussi a cascata di materiali ed energia. L’economia circolare si fonda sui principi di: riutilizzo, riparazione, ristrutturazione e riciclo dei materiali e dei prodotti esistenti. Quello che prima era considerato rifiuto diventa una risorsa.
Il Duomo di Tarquinia torna all’antico splendore: visibili i dipinti del Pastura
Oggi alle 18, il Vescovo Luigi Marrucci presiederà una Messa solenne, in occasione della festa di Santa Margherita, e sarà di nuovo visibile al pubblico il presbiterio con le magnifiche raffigurazioni
TARQUINIA – Dopo uno straordinario e sorprendente restauro, gli affreschi del Duomo di Tarquinia tornano al loro antico splendore: oggi alle 18, il Vescovo Luigi Marrucci presiederà una Messa solenne, in occasione della festa di Santa Margherita e sarà di nuovo visibile al pubblico il presbiterio con i magnifici dipinti del Pastura.